Ferrari
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Ferrari S.p.A. | |
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Stato | Italia |
Tipo | Società per azioni |
Fondazione | 1947 (marchio Ferrari automobili) a Maranello |
Fondata da | Enzo Ferrari |
Sede principale | Maranello |
Gruppo | Fiat SpA |
Persone chiave |
|
Settore | Autoveicoli |
Prodotti | |
Fatturato | 2,251 miliardi €[1](2011) |
Risultato operativo | 312,4 milioni €[1] (2011) |
Utile netto | 209 milioni €[1] (2011) |
Dipendenti | 2.926 (2007) |
Sito web | www.ferrari.com |
Il simbolo ufficiale, storicamente rappresentato da un cavallino rampante, è attribuibile a quello dell'aviatore romagnolo ed asso della prima guerra mondiale Francesco Baracca (1888-1918) ceduto personalmente dalla madre nel 1923 come portafortuna ad Enzo Ferrari e da allora diventato emblema del marchio Ferrari e dello stesso reparto corse.
Nell'anno fiscale 2011 Ferrari S.p.A. ha venduto 7.195 vetture per un fatturato di 2,251 miliardi di euro.[1] Da gennaio a settembre 2012, con un calo significativo, Ferrari ha venduto 5.267 vetture, sintomo della crisi. Mercato più attivo riconfermato essere gli Stati Uniti con 1.356 vetture.[1]
Secondo la classifica stilata dalla Brand Finance la Ferrari è risultata l'azienda più famosa al mondo seguita da Google, Coca Cola, PricewaterhouseCoopers e Hermès
Indice[nascondi] |
Storia [modifica]
La nascita della Ferrari viene talora fatta coincidere con la fondazione, nel 1929 a Modena, della S.A. Scuderia Ferrari, ma la Scuderia non produceva proprie automobili, era soltanto la responsabile della messa a punto di quelle dell'Alfa Romeo, che allora partecipavano a diverse competizioni.La casa costruttrice nacque ufficialmente il 13 settembre 1939 a Modena, con la fondazione da parte di Enzo Ferrari della Auto Avio Costruzioni. Le sue prime commissioni furono la costruzione di componenti per velivoli e solo a partire dal 1947 la costruzione di autovetture divenne l'attività principale.
La prima autovettura costruita, in soli due esemplari, fu la Auto Avio Costruzioni 815 datata 1940, mentre la seconda, sempre in soli due esemplari, fu la Ferrari 125 S, a causa della seconda guerra mondiale solo nel 1947, e fu guidata da Franco Cortese, primo pilota e collaudatore Ferrari[2]. Quest'ultima vettura è la prima a portare il nome Ferrari, non però per volontà di Enzo Ferrari ma per clausole contrattuali che lo legavano all'Alfa Romeo dove precedentemente era stato direttore del reparto Alfa Corse: clausole che gli impedivano fino al 1942 di utilizzare il proprio nome sulle autovetture da lui allestite.
Nel 1957 la Auto Avio Costruzioni cambiò denominazione in Auto Costruzioni Ferrari per diventare SEFAC (Società Esercizio Fabbriche Automobili e Corse) SpA il 26 maggio 1960 e Ferrari SpA nel 1965. Nel 1969 la Ferrari SpA entrò a far parte del gruppo FIAT[3]. Nel 1988, alla scomparsa di Enzo Ferrari, il pacchetto azionario divenne per il 90% della FIAT mentre la parte restante rimase al figlio Piero Lardi Ferrari, restato anche all'interno del team aziendale come vice presidente.
Nel 2006 il 5% delle azioni è stato acquisito da una società finanziaria degli Emirati Arabi Uniti, la Mubadala, società che ha promosso anche la costruzione del Ferrari World ad Abu Dhabi. Ferrari è poi ritornata in possesso di questo 5% nel corso del 2010[4].
Il 18 maggio 2012 a Shanghai (Cina) il cavallino rampante ha inaugurato il primo museo Ferrari fuori dai confini Italiani. Al taglio del nastro avvenuto nello Shanghai Italian Center, presenti le istituzioni italiane e cinesi.
Le corse [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Scuderia Ferrari. |
La Scuderia aderì al Campionato del mondo di Formula 1 nel primo anno della sua esistenza, il 1950. Fece il suo debutto al Gran Premio di Monaco. José Froilan González diede al team la sua prima vittoria nel Gran Premio di Gran Bretagna del 1951. Alberto Ascari ottenne per la Ferrari il primo titolo di Campione del mondo l'anno successivo.
La Ferrari è, ad oggi, l'unico team ad aver partecipato a tutte le edizioni del Campionato del Mondo di Formula 1 e, soprattutto, quello con il maggior numero di successi: vanta il record di 15 titoli di Campione del mondo piloti (conseguiti nel 1952, 1953, 1956, 1958, 1961, 1964, 1975, 1977, 1979, 2000, 2001, 2002, 2003, 2004, e nel 2007), il record di 16 titoli di Campione del mondo costruttori (1961, 1964, 1975, 1976, 1977, 1979, 1982, 1983, 1999, 2000, 2001, 2002, 2003, 2004, 2007, e nel 2008) ed il record di 219 vittorie in un Gran Premio (aggiornato al 26 novembre 2012).
Tra i piloti famosi che hanno corso per la "Rossa": Tazio Nuvolari, Juan Manuel Fangio, Alberto Ascari, Phil Hill, Mike Hawthorn, John Surtees, Clay Regazzoni, Niki Lauda, Jody Scheckter, Gilles Villeneuve, Didier Pironi, Michele Alboreto, Alain Prost, Nigel Mansell, Ivan Capelli, Michael Schumacher, Gerhard Berger, Jean Alesi, Eddie Irvine, Rubens Barrichello, Felipe Massa, Kimi Raikkonen e Fernando Alonso.
Il 14 gennaio 2007 la Ferrari ha presentato la F2007, la sua 53° monoposto, la prima dopo l'era Schumacher. Il 18 marzo a Melbourne, con Kimi Raikkonen, la Ferrari ha iniziato nel migliore dei modi la stagione 2007 con una vittoria.
Il 21 ottobre a San Paolo la Ferrari si è aggiudicata il suo 15º titolo mondiale piloti con Kimi Raikkonen. Particolare significato ha assunto la vittoria, arrivata in una stagione caratterizzata dallo scandalo Spystory, poiché alla vigilia la situazione in classifica vedeva i due piloti McLaren, Hamilton ed Alonso, precedere il finlandese rispettivamente di 7 e 3 punti. Ma grazie a una doppietta Raikkonen-Massa, e ai problemi accusati da Hamilton durante la corsa, che lo relegarono nelle retrovie, Raikkonen scavalcò i rivali della scuderia anglo-tedesca in classifica, vincendo il titolo con un punto di vantaggio su Hamilton e Alonso. La Ferrari aveva già vinto anche il titolo costruttori, arrivato in Belgio dopo la cancellazione dei punti della McLaren nel campionato marche per la vicenda di spionaggio ai danni della scuderia di Maranello.
Nel 1986 Enzo Ferrari ordinò anche la costruzione di un'autovettura per la partecipazione al campionato di Formula Indy e alla 500 miglia di Indianapolis, in risposta alla FOM, che non accettava alcune richieste di Ferrari per il nuovo Patto della Concordia. Di fronte alla minaccia di vedere la scuderia abbandonare la Formula 1, palesatasi quando apparirono le prime foto della monoposto realizzata per le gare americane, Bernie Ecclestone accettò le richieste di Ferrari, così la vettura non venne mai utilizzata in gara.
Il "Cavallino Rampante" [modifica]
Il marchio Ferrari, famoso in tutto il mondo, è il Cavallino Rampante nero in campo giallo, con in basso le lettere S F per Scuderia Ferrari, con tre strisce, una verde, una bianca e una rossa, colori nazionali italiani, in alto. Questo è il logo che viene applicato su tutte le auto da competizione direttamente supportate dalla scuderia.Il Cavallino Rampante, simbolo di coraggio e temerarietà, era originariamente l'emblema personale del Maggiore Francesco Baracca, che l'asso della prima guerra mondiale faceva dipingere sulle fiancate dei suoi velivoli. Sul colore esatto del cavallino di Baracca esiste un piccolo mistero. Sembra infatti accertato che il colore originario del cavallino fosse il rosso, tratto per inversione dallo stemma del 2º Reggimento "Piemonte Reale Cavalleria" di cui l'asso romagnolo faceva parte, e che il più famoso colore nero fu invece adottato in segno di lutto dai suoi compagni di squadriglia solo dopo la morte di Baracca[5].
Il 17 giugno 1923 Enzo Ferrari vinse la prima edizione del Gran premio del Circuito del Savio[6] (Savio è una frazione di Ravenna), e in quell'occasione incontrò la contessa Paolina, madre dell'aviatore lughese. La contessa propose a Ferrari di utilizzare il Cavallino Rampante sulle sue macchine, sostenendo che avrebbe portato fortuna. La prima corsa nella quale l'Alfa permise di utilizzare a Ferrari il cavallino sulle macchine della Scuderia fu la 24 ore di Spa del 1932. La Ferrari vinse.
Nel 1945 Ferrari fece ridisegnare un nuovo cavallino rampante da Eligio Gerosa, giovane incisore milanese. Nel progetto ampiamente modificato rispetto al disegno originario (soprattutto nella coda, che nel cavallino di Baracca puntava verso il basso), viene aggiunto lo sfondo giallo canarino, uno dei colori di Modena. Il Cavallino Rampante non è stato utilizzato unicamente dal marchio Ferrari: l'ingegnere Fabio Taglioni, concittadino di Baracca, lo applicò sulle motociclette Ducati tra la fine degli anni cinquanta e l'inizio degli anni sessanta. Il Cavallino Rampante è un marchio registrato della Ferrari.
Rosso Corsa [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Rosso Corsa. |
Vetture [modifica]
Le autovetture Ferrari, notevoli per lo stile raffinato, opera di illustri progettisti e designer quali Pininfarina e Giugiaro, sono da molto tempo oggetto del desiderio per ricchi di tutto il mondo, particolarmente negli Stati Uniti dove il marchio ha riscosso molto successo, ma anche nei nuovi mercati dell'Est e dell'Oriente. Altri designer e case che hanno lavorato per Ferrari durante gli anni comprendono Scaglietti, Bertone e Vignale. I motori impiegati nelle autovetture Ferrari sono prevalentemente dei V8 e V12.Nel luglio 2009 è stata presentata in anteprima la Ferrari 458 Italia, entrata in produzione nel 2010. In seguito sono state presentate la 599 GTO e la SA Aperta, costruita in 80 esemplari per celebrare gli 80 anni di Pininfarina.
Stradali [modifica]
In produzione [modifica]
Tutti i modelli stradali Ferrari [modifica]
Da competizione ed utilizzo esclusivo in pista [modifica]
In produzione [modifica]
F1 [modifica]
Altre competizioni [modifica]
- 458 GT2 (2011)
- 458 GT3 (2011)
- 458 Challenge (2011)
- F430 GT2
- F430 GT3
Fuori produzione [modifica]
F1, F2 ed altre monoposto [modifica]
- Ferrari 125 C (1947)
- Ferrari 159 C (1947)
- Ferrari 166 FL (1949)
- Ferrari 125 F1 (1950)
- Ferrari 166 F2 (1950)
- Ferrari 275 F1 (1950)
- Ferrari 340 F1 (1950)
- Ferrari 375 F1 (1950, 1951)
- Ferrari 212 F1 (1951, 1952)
- Ferrari 500 F2 (1951, 1952, 1953) 2P nel 1952 e nel 1953
- Ferrari 375 Indy (1952) P
- Ferrari 166 C (1953) P
- Ferrari 553 F2 (1953)
- Ferrari 553 F1 (1953-1954)
- Ferrari 625 F1 (1954-1955)
- Ferrari 555 F1 (1955-1956) P nel 1956
- Ferrari D50 (1955, 1956, 1957) P nel 1956
- Ferrari 801 F1 (1957)
- Ferrari Dino 156 F2 (1957)
- Ferrari 326 MI (1958)
- Ferrari 412 MI (1958)
- Ferrari 246 F1 (1958) P
- Ferrari 256 F1 (1959)
- Ferrari 246 P (1960)
- Ferrari 156 P (1960)
- Ferrari 156 F2 (1960)
- Ferrari 156 F1 (1961, 1962) PC nel 1961
- Ferrari 156 F1-63 (1963, 1964)
- Ferrari 158 F1 (1964, 1965) PC nel 1964
- Ferrari 512 F1 (1965, 1966)
- Ferrari 246 F1-66 (1966)
- Ferrari Dino 166 F2 (1967)
- Ferrari 312 F1 (1966, 1967, 1968, 1969)
- Ferrari Dino 246 Tasmania (1968)
- Ferrari 312 B (1970, 1971, 1972)
- Ferrari 312 B2 (1971, 1972, 1973)
- Ferrari 312 B3 (1973)
- Ferrari 312 B3-74 (1974, 1975)
- Ferrari 312 T (1975, 1976) PC nel 1975
- Ferrari 312 T2 (1976, 1977, 1978) C nel 1976, PC nel 1977
- Ferrari 312 T3 (1978)
- Ferrari 312 T4 (1979) PC
- Ferrari 312 T5 (1980)
- Ferrari 126 CK (1981)
- Ferrari 126 CX (1981)
- Ferrari 126 C2 (1982) C
- Ferrari 126 C2B (1983) C
- Ferrari 126 C3 (1983) C
- Ferrari 126 C4 (1984)
- Ferrari 156-85 (1985)
- Ferrari F1-86 (1986)
- Ferrari F1-87 (1987)
- Ferrari F1-87/88C (1988)
- Ferrari 639 (Vettura Laboratorio) (1989)
- Ferrari 640 F1 (F1-89) (1989)
- Ferrari 641/1 F1 (F1-90) (1990)
- Ferrari 641/2 F1 (F1-90) (1990)
- Ferrari 642 (F1-91) (1991)
- Ferrari 643 (F1-91) (1991)
- Ferrari F92 A (1992)
- Ferrari F92 AT (1992)
- Ferrari F93 A (1993)
- Ferrari 412 T1 (1994)
- Ferrari 412 T1B (1994)
- Ferrari 412 T2 (1995)
- Ferrari F310 (1996)
- Ferrari F310B (1997)
- Ferrari F300 (1998)
- Ferrari F399 (1999) C
- Ferrari F1-2000 (2000) PC
- Ferrari F2001 (2001) PC
- Ferrari F2002 (2002) PC
- Ferrari F2003GA (2003) PC
- Ferrari F2004 (2004) PC
- Ferrari F2004M (2005)
- Ferrari F2005 (2005)
- Ferrari 248 F1 (2006)
- Ferrari F2007 (2007) PC
- Ferrari F2008 (2008) C
- Ferrari F60 (2009)
- Ferrari F10 (2010)
- Ferrari 150º Italia (2011)
- Ferrari F2012 (2012)
- Ferrari F138 (2013)
XX Programmes [modifica]
Altre competizioni [modifica]
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Prototipi [modifica]
- 512 Modulo
- 408 4RM
- Cart
- Mythos
- Rossa Concept
- GG50
- Millechili
- F430 Spider Biofuel
- 599 HY-KERS
- Ferrari Sergio Pininfarina
One-off [modifica]
Bibliografia [modifica]
- Giulio Rancati, Franco Carsico, Ferrari che macchine, Milano, EIM, 1996.
- Luca Dal Monte-Umberto Zapelloni, La Rossa e le Altre, Baldini & Castoldi, 2000
- Sergio Massaro, Ferrari, un mito, Demetra, 2002, ISBN 88-440-2558-2
- Paolo D'Alessio, Fantastic Ferrari, Gribaudo, 2004, ISBN 88-8058-881-8
Note [modifica]
- ^ a b c d e (EN) Ferrari, ricavi a due cifre ma gli utili restano stabili. repubblica.it, 17º febbraio 2012. URL consultato in data 17º febbraio 2012.
- ^ Franco Cortese su “virtualcar.it”
- ^ Enzo Ferrari in Ferrari.com. URL consultato in data 15 maggio 2011.
- ^ Fiat riacquista il 5% di Ferrari venduto agli arabi.
- ^ Così Antonio Duma in Quelli del Cavallino Rampante. Storia del 4º Stormo Caccia, Vol.I Dalle origini all'armistizio (Roma, Edizioni Rivista Aeronautica-Ufficio Storico Aeronautica Militare, 2007), pp. 22, 55-56. Il generale Duma, già comanandante del 4° e suo massimo storico, conclude però affermando che «la stessa forza che ha trasmesso ai posteri il cavallino di Baracca non avrebbe consentito che il colore dello stesso venisse variato. E se è giunto a noi nero, tale doveva essere all'origine».
- ^ Moto Club Ravenna. URL consultato in data 22/10/2012.
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