MoVimento 5 Stelle



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MoVimento 5 Stelle
Logo del movimento 5 Stelle
LeaderBeppe Grillo[1]
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione4 ottobre 2009
IdeologiaE-democracy[2][3]
Euroscetticismo[4][5]
Anticorruzione
Antipartitocrazia
Ambientalismo[6][7]
Decrescita[8][9][10][11]
Seggi Camera
109 / 630
Seggi Senato
54 / 315
Seggi Europarlamento
0 / 73
Seggi Consiglio regionale
36 / 1080
Testatawww.beppegrillo.it
Iscritti255.339 (2012)
Colorigiallo, bianco[12]
Sito webwww.movimento5stelle.it
Il MoVimento 5 Stelle (M5S) è un partito politico italiano, che si autodefinisce "libera associazione di cittadini".[13] È stato fondato il 4 ottobre 2009 da Beppe Grillo e da Gianroberto Casaleggio sulla scia dell'esperienza del movimento Amici di Beppe Grillo, attivo dal 2005 e presentatosi alle elezioni a partire dal 2008 con diverse Liste Civiche a Cinque Stelle.[14]
A Beppe Grillo appartengono la presidenza, la rappresentanza legale[15] nonché la proprietà del simbolo[16] del movimento. Sul suo blog (che funge anche da testata), durante gli spettacoli ed i suoi comizi vengono veicolate e promosse le riflessioni e iniziative politiche del movimento. Per tale ragione i militanti sono usualmente definiti dalla stampa "grillini",[17] sebbene essi ritengano tale definizione dispregiativa, preferendo quella di "attivisti 5 Stelle".[18]
Le cinque stelle del nome rappresentano le tematiche relative a: acqua pubblica, mobilità sostenibile, sviluppo, connettività, e ambiente.[19][20]
La canzone ufficiale del MoVimento è Ognuno vale uno di Supa.[21]

Indice

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Storia

I Meetup


Beppe Grillo, ispiratore del movimento.
Il 16 luglio 2005 Beppe Grillo propone ai sostenitori delle proposte presentate sul suo blog di adottare il social network Meetup per comunicare e coordinarsi a livello locale.[22] Il coordinamento di attivisti mediante Meetup era già stato adottato nel 2003 da Howard Dean durante la campagna per le primarie del Partito Democratico degli Stati Uniti.[23] Nascono così i primi 40 meetup "amici di Beppe Grillo", inizialmente con l'obiettivo, secondo lo stesso Grillo, di «divertirsi, stare insieme e condividere idee e proposte per un mondo migliore, a partire dalla propria città. E discutere e sviluppare, se si crede, i miei post».[24] All'interno dei meetup si creano dei gruppo di lavoro tematici, su argomenti comprendenti "Tecnologia e innovazione", "Ufficio stampa-comunicazione", "Consumo critico", "Studio Moneta", "No Inceneritori".[25][26][27] È da queste esperienze che viene chiesto a Grillo di candidarsi alle elezioni primarie per la scelta del candidato premier de l'Unione di centro-sinistra, previste per l'ottobre successivo.[28]
In tre occasioni - il 17 dicembre a Torino,[29][30] il successivo 26 marzo a Piacenza[31] e dal 16 al 18 giugno a Sorrento[32] - i rappresentanti dei meetup "Amici di Beppe Grillo" tengono degli incontri nazionali alla presenza dello stesso comico. In queste circostanze, vengono discusse proposte per lo più inerenti questioni ambientali quali ad esempio la sostituzione degli inceneritori inquinanti con il trattamento meccanico-biologico dei rifiuti.[33][34]
Nel corso del quarto raduno nazionale, tenutosi a Genova il 3 febbraio 2007, Beppe Grillo annuncia la volontà di lasciare agli attivisti dei Meetup locali uno spazio autogestito all'interno degli spettacoli del suo tour. All'incontro di Parma del 14 luglio 2007 intervengono i rappresentanti di alcune liste civiche partecipanti alle elezioni amministrative della primavera precedente. Viene condiviso un documento di intenti che per la costituzione di «una rete di liste civiche e di movimenti, associazioni, organizzazioni [...] che prevedano al loro interno una organizzazione orizzontale e non verticistica» e che si riconoscono nel «principio della partecipazione democratica dei cittadini».[35] Per la prima volta vengono definiti anche degli obiettivi prioritari da perseguire (che diventeranno in seguito il segno distintivo di molte liste civiche "amici di Beppe Grillo"):
  • prevedere prioritariamente nei propri progetti e programmi politici l'istituzione dei referendum di tipo propositivo e abrogativo (di iniziativa e revisione), nonché l'elezione diretta del difensore civico;
  • la revisione degli statuti comunali in chiave di democrazia diretta che prevedano l'istituzione del bilancio partecipativo; la trasparenza e l'accessibilità delle informazioni di pubblico interesse; il mandato vincolato per gli amministratori pubblici e metodi deliberativi che perseguono il massimo consenso dei partecipanti e, in caso di validazione a maggioranza serva almeno i 2/3 dei votanti e alla minoranza il controllo e il potere di revoca o di reversibilità;
  • tutela e valorizzazione beni comuni e/o pubblici e public companies;[senza fonte]
  • le primarie aperte.[36]

La svolta del V-Day


Il V-Day di Bologna del 2007
Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi le voci V-Day e V2-Day.
Il 14 giugno 2007 Beppe Grillo lancia l'idea del Vaffanculo Day (o V-Day), una giornata di mobilitazione pubblica per la raccolta delle firme necessarie a presentare una legge di iniziativa popolare che mirasse a introdurre le preferenze nella vigente legge elettorale e impedisse la possibilità di candidare in Parlamento i destinatari di condanne penali o chi avesse già espletato due legislature.[37]
La scelta del nome dell'evento, V-Day appunto, è legata ad un triplice riferimento:[38] il primo al D-Day dello sbarco in Normandia degli Alleati durante la seconda guerra mondiale, così come i cittadini italiani vorrebbero sbarcare nella vita civile italiana dalla cattiva politica; il secondo al film cinematografico "V per Vendetta" (del cui simbolo è presente un richiamo anche nel logo del movimento) ai cui principi di rinnovamento politico si rifà spesso il movimento; il terzo all'interiezione "Vaffanculo" rivolta alla mala-politica stessa.
Il V-Day, che proseguiva l'iniziativa Parlamento pulito promossa da Beppe Grillo sin dal 2006, si tenne in numerose piazze italiane il successivo 8 settembre, data scelta per evocare lo stato di sbandamento in cui versava lo stato, come in occasione dell'8 settembre 1943. Furono raccolte 336.000 firme, di molto eccedenti le 50.000 necessarie per il deposito della legge di iniziativa popolare. Per l'occasione Michele Serra conia il termine «grillismo».[39]
Sull'onda del successo ottenuto, eccedente le aspettative degli stessi organizzatori, per il 25 aprile 2008 fu organizzato il V2-Day, una seconda giornata di mobilitazione finalizzata alla raccolta di firme per tre referendum sull'editoria.[40]
Il 29 e 30 settembre 2007 a Lucca[41] diversi membri dei MeetUp "Amici di Beppe Grillo" e di liste civiche locali, sulla spinta iniziale della discussione aperta in rete[42] e sulla scia del precedente incontro di Perugia, definiscono le linee politiche per la costituzione di liste civiche. Il 10 ottobre Grillo dà indicazioni su come creare le liste civiche.[43]

La partecipazioni alle elezioni amministrative del 2008

Il 24 gennaio 2008, mentre in Parlamento cade il governo Prodi II, Grillo annuncia che «da oggi il blog fa politica attiva con un sito dedicato alle liste civiche, al cittadino che prende in mano il proprio destino, il proprio Comune, la propria Regione (...)[44] Per un Nuovo Rinascimento». Seguono quindi le regole base perché gli attivisti partecipino alle imminenti elezioni amministrative con liste «certificate» dallo stesso Grillo.[14][45]
Dal 10 febbraio Grillo inizia a coordinare il movimento con dei comunicati politici[46] e in quello del 15 febbraio scarta l'ipotesi di una lista grillina nazionale già alle elezioni politiche del 2008.[47]
Il 23 febbraio si tiene a Napoli il "Giorno del Rifiuto".
Alle elezioni regionali siciliane del 13 e 14 aprile, Sonia Alfano candidata alla presidenza della Regione Siciliana ottiene il 2,44% dei voti, mentre la lista collegata "Amici di Beppe Grillo" si ferma all'1,72%;[48] al Comune di Roma la lista civica Amici di Beppe Grillo ottiene il 2,64% dei voti pur senza eleggere alcun consigliere;[49] al Comune di Treviso, la lista civica Grillitreviso ottiene il 3,64% ed elegge un consigliere.[50]

Le Liste Civiche a Cinque Stelle

Il 3 dicembre Grillo rende noto il simbolo delle Liste Civiche a Cinque Stelle per le amministrative del 2009. Nel logo la "V" di "civiche" è un riferimento ai V-Day.[51] A Bologna, il 17 febbraio, un raduno di liste civiche discute del futuro del movimento e delle successive elezioni; in particolare, Sonia Alfano si consulta con la base del movimento a proposito della sua possibile candidatura al Parlamento Europeo come indipendente nelle liste dell'Italia dei Valori.
L'8 marzo si tiene a Firenze il Primo Incontro Nazionale delle Liste Civiche a Cinque Stelle. Qui Beppe Grillo presenta la Carta di Firenze, ossatura comune in 12 punti del programma locale delle varie liste civiche; nel pomeriggio, una ventina di gruppi locali presentano le proprie idee e le proprie esperienze.[52] In aprile Grillo renderà nota una lettera del premio Nobel per l'economia Joseph Stiglitz nella quale dichiara di guardare con attenzione all'esperienza delle liste civiche locali promosse tramite il blog.[53]
Il 26 marzo Grillo annuncia che nelle imminenti elezioni europee appoggerà Luigi de Magistris e Sonia Alfano, personalità vicine al movimento candidate come indipendenti nelle liste dell'Italia dei Valori,[54] insieme al giornalista Carlo Vulpio, pure vicino al movimento.[55] L'11 giugno sia De Magistris sia Alfano, candidati in tutte le 5 circoscrizioni, sono eletti al Parlamento europeo, ottenendo il primo 419.000 preferenze e la seconda 143.000. Nella stessa tornata elettorale, secondo quanto dichiarato da Beppe Grillo, vengono eletti 23 consiglieri comunali delle Liste Civiche a Cinque Stelle, soprattutto nei comuni dell'Emilia-Romagna e dell'Italia centrale.[56]

Candidatura di Grillo alla segreteria del PD

Il 12 luglio 2009, sulla base del programma del movimento grillino, Beppe Grillo annuncia di volersi candidare alle elezioni primarie per la carica di segretario nazionale del Partito Democratico.[57] Alcuni giorni prima aveva fatto domanda di iscrizione allo stesso PD. Due giorni dopo, la candidatura e la stessa richiesta di iscrizione vengono rigettate dalla commissione di garanzia del partito perché Grillo «ha promosso in numerosi comuni del territorio nazionale la costituzione di liste che si sono presentate, in occasione delle ultime elezioni amministrative, con il suo nome in posizione contrapposta a quella dei candidati e delle liste riconducibili al Partito Democratico. Egli ha anche più volte palesato la propria contrapposizione alle idee e ai valori del Partito Democratico».[58]

Fondazione del MoVimento Cinque Stelle (ottobre 2009)

Il 9 settembre viene annunciato il varo del «Movimento Nazionale a Cinque Stelle» ispirato alle ideologie della Carta di Firenze.[59]
Insieme a Gianroberto Casaleggio[60] al Teatro Smeraldo di Milano, il 4 ottobre Beppe Grillo dichiara la nascita del MoVimento Cinque Stelle e lancia un programma.[61]

Elezioni regionali e amministrative 2010

Il MoVimento 5 Stelle partecipa alle elezioni regionali e comunali del 2010.[62]
Presenta propri candidati in cinque regioni su tredici (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Campania), sempre non alleati a nessun'altra forza politica: elegge due consiglieri in Emilia-Romagna, dove raccoglie il 7% dei voti per il presidente e il 6% di quelli di lista, e altrettanti in Piemonte, dove con quasi il 4% risulta decisivo per l'esito elettorale; affermazioni più modeste e nessun seggio vengono invece ottenuti nelle altre regioni. Candidati sindaco del Movimento si presentano anche in dieci comuni, tra i quali i capoluoghi Bolzano, Venezia e Matera:[63] vengono così eletti otto consiglieri comunali, tutti nell'Italia settentrionale.

Elezioni amministrative 2011

Alle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio 2011, il Movimento si presenta in 75 dei 1.177 comuni al voto,[64] tra i quali 18 dei 23 capoluoghi di provincia chiamati al voto. Al primo turno il Movimento fa entrare i propri rappresentanti in 28 comuni (per un totale di 34 consiglieri eletti) e risultando spesso decisivo in alcuni importanti ballottaggi.[65] I risultati migliori sono nelle città medie e grandi del centro-nord, soprattutto in Emilia-Romagna (dove la lista ottiene tra il 9 e il 12% a Bologna, Rimini e Ravenna) e in Piemonte, mentre nel Mezzogiorno raramente supera il 2% dei consensi.
Alle elezioni regionali in Molise del 16 e 17 ottobre 2011 presenta un proprio candidato alla presidenza e una propria lista, la lista ottiene il 2,27% dei voti e il candidato presidente il 5,60% dei voti, ma nessun seggio.[66]

Elezioni amministrative 2012

Alle elezioni amministrative del 6 e 7 maggio 2012 il Movimento si presenta in 101[67] dei 1.012 comuni al voto,[68] tra i quali 21 dei 28 capoluoghi di provincia. I risultati decretano un successo superiore alle attese della maggior parte degli analisti. Vengono eletti 4 sindaci: uno (Roberto Castiglion, ingegnere informatico trentaduenne) nel piccolo comune di Sarego (VI) dove raccoglie il 35% dei voti, e altri tre al ballottaggio a Comacchio (FE), a Mira (VE) e a Parma,[69] dove si afferma come nuovo sindaco della città Federico Pizzarotti. La liste del MoVimento 5 Stelle ottengono inoltre risultati di rilievo a Genova (con il 14% dei voti) e in numerosi altri comuni del nord e del centro, dove si assestano su percentuali comprese tra l'8 e il 17%.

Le elezioni regionali in Sicilia del 2012

Alle elezioni regionali in Sicilia del 28 ottobre 2012 il Movimento candida alla presidenza il trentasettenne Giancarlo Cancelleri, scelto con una votazione tra gli attivisti siciliani del movimento. La campagna elettorale è avviata dallo stesso Beppe Grillo, giunto a Messina il 10 ottobre dopo aver attraversato a nuoto lo Stretto.[70]
Con il 14,90% delle preferenze la lista del movimento è la più votata, mentre il candidato alla presidenza arriva terzo con il 18,20% dei voti. Il movimento ottiene così 15 dei 90 seggi dell'Assemblea regionale siciliana, tra cui lo stesso Cancelleri.[71]

Elezioni politiche e regionali 2013

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi le voci Elezioni politiche italiane del 2013, Elezioni regionali in Lombardia del 2013 e Elezioni regionali nel Lazio del 2013.
Con un comunicato su YouTube, il 29 ottobre 2012 Beppe Grillo detta le norme per la formazione delle liste del movimento per le elezioni politiche del 2013, limitando la possibilità di concorrere ai soli aderenti al movimento già candidatisi in elezioni precedenti e risultati non eletti.[72][73] Alle primarie, annunciate il 30 novembre e tenute online dal 3 al 6 dicembre, hanno votato 20.252 iscritti al movimento.[36] I commentatori non hanno mancato di mettere in evidenza il limitato numero di partecipanti, le incertezze organizzative e l'assenza di una certificazione della regolarità delle operazioni di voto.[74]
Durante la campagna elettorale per le elezioni, Grillo conduce una seguita campagna elettorale itinerante nelle piazze, detta Tsunami tour, mentre nessun esponente del partito ha preso parte ai dibattiti televisivi. Il 22 febbraio 2013 in Piazza San Giovanni a Roma, Beppe Grillo conclude il tour elettorale con l'evento "SaràUnPiacere-Day": il leader dichiara essere presenti 800.000 mila persone in piazza, più 150.000 collegate in streaming[75] (sebbene la capienza massima della piazza sia stimata tra meno di 300.000 e massimo 700.000 persone[76]).
Il 24 e 25 febbraio 2013 il M5S si presenta in tutte le circoscrizioni: come capo della coalizione è indicato Beppe Grillo, anche se non candidato.
Alla Camera raggiunge il 25,55% dei voti in Italia e il 9,67% all'Estero, per un totale di 8.784.499 voti, risultando la seconda lista più votata dopo il PD (al quale va il 25,42% dei voti in Italia e il 29,9% all'Estero, ovvero 8.932.615 voti), e ottiene 108 deputati. Al Senato ottiene invece il 23,79% in Italia e il 10% all'Estero, per un totale di 7.375.412 voti, secondo solo al PD (che ne raccoglie 8.674.893), conseguendo 54 seggi. L'esito particolarmente positivo delle elezioni è stato superiore alle previsioni di tutti i sondaggi.
Buoni sono anche i risultati delle regionali di Lombardia, Lazio e Molise, dove i candidati arrivano al terzo posto per numero di voti, e il partito ottiene 9 consiglieri in Lombardia, 2 in Molise e 7 in Lazio.
È primo partito nelle regioni Marche, Liguria, Sicilia e Sardegna.[senza fonte]

Ideologia

Nel Movimento 5 Stelle confluiscono temi di derivazione ecologista e antipartitocratica promuovendo la partecipazione diretta dei cittadini alla gestione della cosa pubblica tramite forme di democrazia digitale. Dal punto di vista economico, abbraccia le teorie della decrescita sostenendo la creazione di posti di lavoro "verdi" e il rifiuto di progetti inquinanti e costosi, tra cui gli inceneritori e molte "grandi opere", mirando nel complesso a una migliore qualità della vita e a una maggiore giustizia sociale[77][78]. Il Movimento 5 Stelle propone dunque l'adozione su vasta scala di progetti di risparmio energetico, di eliminazione dei rifiuti urbani, di mobilità sostenibile, di protezione del territorio dalla cementificazione, di telelavoro, di informatizzazione.[79]

I politici come "dipendenti", la politica come "servizio"

Una delle idee fondamentali del Movimento 5 Stelle è che i politici siano dipendenti a progetto del popolo italiano.[80][81][82]
Alcuni politici hanno accettato di buon grado la definizione di "dipendenti"; ad esempio, il 10 e l'11 gennaio 2006, a Trieste, i due candidati sindaco Ettore Rosato e Roberto Dipiazza hanno firmato un impegno, qualora eletti, a ritenersi "dipendenti" dei cittadini di Trieste.
Altri politici, invece, come ad esempio Carlo Giovanardi, si sono opposti fermamente a questa definizione:
« Io non sono dipendente di nessuno se non dei miei elettori. (...) Il parlamentare non è dipendente di Grillo o di quelli che gli mandano gli e-mail. Io son dipendente dai miei elettori (...) In democrazia ognuno risponde delle sue idee e degli elettori che lo hanno votato, non di quelli che la pensano all'opposto da lui e lo vogliono costringere a fare cose contrarie a quelle di come la pensa lui e i suoi elettori... »
([1])
L'allora ministro, nell'affermare di essere dipendente dei suoi elettori e non di tutti i cittadini, ha però, secondo gli attivisti, contraddetto la Costituzione della Repubblica Italiana, in quanto "ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato".[83]

Autoriduzione dello stipendio e sua destinazione ad altri fini, rifiuto dei contributi elettorali

Un'altra caratteristica del movimento è la cosiddetta autoriduzione dello stipendio degli eletti; coerentemente con questo principio, in alcune regioni come Piemonte ed Emilia-Romagna[84][85] e Sicilia[86] gli eletti destinano parte dello stipendio a scopi attinenti l'attività politica del gruppo (coprire esposti, spese legali, ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato eccetera[85]). Parimenti il movimento intende rifiutare i contributi elettorali, Grillo ha descritto le motivazioni di questa scelta il 27 marzo 2010[87]. Dopo le elezioni regionali in sicilia del 2012, oltre ad aver rifiutato a piu di "1 Milione di Euro in Rimborsi Elettorali", il MoVimento ha deciso di destinare i soldi risparmiati dalle riduzioni degli stipendi dei propri "Dipendenti Eletti" in un fondo destinato al Microcredito in aiuto alle piccole e medie imprese, considerate da sempre dal MoVimento la "Spina dorsale dell'Italia"[88].

Eliminazione dei pluri-incarichi e rispetto dei mandati

Tra le principali battaglie politiche dei dipendenti M5S c'è l'impegno etico, coerente fin dal proprio interno[89] ad una maggiore semplicità e trasparenza possibile nel contrastare con ogni mezzo legale l'uso di ricoprire due o più incarichi[90][91][92] che evidenziano gli intricati conflitti di interesse e tra qualsiasi organizzazione;[93][94] successivamente rafforzata da un'anagrafe pubblica[95][96] per evitare accentrazioni di tipo nepotistico e clientelare[97][98][99][100].

Diritti civili

Il leader del movimento, Grillo, il 15 luglio 2012, dichiara di essere favorevole ai matrimoni tra persone dello stesso sesso.[101] La dichiarazione di Grillo, che ha preso spunto dalla discussione dell'assemblea nazionale del Partito Democratico, da cui sono emerse posizioni non uniformi sul tema,[102] ha, inoltre, riguardato la presidente dei democratici Rosy Bindi, accusata di non essere sensibile alle tematiche del matrimonio omosessuale a causa del fatto che "problemi di convivenza con il vero amore non ne ha probabilmente mai avuti", espressione che ha indignato l'opinione politica in modo bipartisan.[103]
Rendendo pubblico il suo favore ai matrimoni gay, Grillo ha colmato un silenzio sull'argomento, che secondo alcuni avrebbe potuto denotare contrarietà,[104] chiarendo il pieno appoggio del Movimento al riconoscimento di tali matrimoni.

Posizione sul Vaticano

Grillo, il 28 dicembre 2012, ha auspicato la revisione dei Patti Lateranensi dicendo, nell'articolo "Il Vaticano e l'uomo della Provvidenza",[105] quanto segue:
« Cavour usò la frase "Libera Chiesa in libero Stato" per affermare il principio della divisione tra il potere spirituale della Chiesa da quello temporale, rappresentato dai Savoia. Non aveva previsto Mussolini, il Vaticano, Bagnasco, Bertone e Rigor Montis. Forse è il caso di rivedere i Patti Lateranensi »

Posizione sui sindacati

Durante un comizio a Brindisi tenuto in occasione del suo Tsunami Tour, Grillo ha dichiarato, in data 18 gennaio 2013,[106] quanto segue: «Voglio uno Stato con le palle, eliminiamo i sindacati che sono una struttura vecchia come i partiti. Le aziende devono essere di chi lavora. Bisogna riformare i sindacati, i lavoratori devono diventare co-titolari dell'azienda, come in Germania e negli USA: se diventi co-gestore dell'azienda per cui lavori, il sindacato non serve più».
Tale frase ha suscitato varie polemiche: ad esempio Luigi Angeletti (segretario generale della UIL) ha dichiarato che «Siamo d'accordo con Grillo, trasferiamo la proprietà delle imprese ai lavoratori e il sindacato diventerà inutile. Noi [della UIL in tal caso] non faremo resistenza», mentre Raffaele Bonanni (segretario generale della CISL) si è dichiarato fortemente contrario all'idea di Grillo.[106]

Critiche

Con le elezioni del 2010 da alcune parti si evidenziava una contraddizione tra l'azione collettiva volontaria nelle lotte della società civile e l'effettiva trasparenza di rappresentanza politica.[107][108][109] Sempre nel 2010 si sono registrate tensioni tra il movimento e l'IDV.[110]
A Modena un consigliere comunale diveniva noto alle cronache per uno strascico giudiziario fin sui diritti del nome "M5S".[111][112][113]
Nel Lazio non si trovava la volontà organizzativa di partecipare alle elezioni regionali.[114]
A marzo 2012 il consigliere comunale Valentino Tavolazzi patrocinava a Rimini un meeting nazionale a nome del movimento,[115] raccoglieva all'incirca 150 partecipanti, apprezzamenti e dure critiche[116] anche da parte di quei pochi rappresentanti politici che erano presenti all'incontro;[117] con dure prese di posizione nei contenuti del meeting riguardo alle "condizioni del regolamento M5S" (-Ruolo di Casaleggio, proprietà del simbolo-Staff consiliari: chi decide di assumerli e quanto guadagnano? -Un mandato interrotto vale come un intero?-Per quanto tempo il nome di Beppe nel simbolo.ecc...) perché si scopriva essere anche in contraddizione con lo stesso statuto della sua lista civica d'origine "Progetto per Ferrara".[118] Gli veniva ufficialmente revocato l'uso del logo[119] e riceveva l'interdizione dall'assumere qualsiasi incarico a nome del M5S;[120] si perpetuava così uno strascico di polemiche anche interno sulla democrazia.[121][122][123]

Giovanni Favia (espulso dal movimento nel 2012) con Beppe Grillo in una foto del 2011.
Fin dal 2007 Grillo ha criticato l'entità del costo della politica, inserendo nello Statuto del movimento un articolo in cui prevede la riduzione dell'onorario per parlamentari e senatori.[124] Sulla base di questa politica, l'indennità percepita dagli onorevoli dovrà essere di 5mila euro lordi mensili, mentre il residuo dovrà essere restituito allo Stato insieme all’assegno di solidarietà (detto anche di fine mandato). Secondo il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Giovanni Favia, la decurtazione di 5 mila euro lordi dallo stipendio dei parlamentari sarebbe tuttavia inadeguata ai principi del movimento, in quanto si tradurrebbe in una riduzione di soli 2500 euro netti. In un'intervista rilasciata nel novembre 2012 ad alcuni quotidiani, Favia stima in 11mila euro mensili l'onorario previsto per un deputato 5 stelle, anche se non spiega come sia arrivato a dedurre tale cifra visto che essa comprende necessariamente rimborsi e diarie non forfettarie, dipendenti cioè da spese e costi che variano da parlamentare a parlamentare.[125]
A seguito della esclusione dello stesso Giovanni Favia e di Federica Salsi per aver espresso opinioni critiche in merito alla assente democrazia interna, il partito ha subito diverse critiche dagli espulsi e da membri stessi del partito.[126][127][128][129][130] Le espulsioni sono state operate unilateralmente dal proprietario del simbolo Beppe Grillo e, come da regolamento, sono avvenute senza alcun obbligo di consultazione con gli iscritti al movimento.
Altra critica mossa di frequente dagli stessi attivisti del movimento e da ex-attivisti riguarda l'assenza di una qualsiasi forma di partecipazione effettiva via web.[131] Non esiste attualmente uno strumento per la stesura collettiva del programma e delle proposte di legge. Il forum è considerato inadeguato allo scopo.[132][133] Tramite il suo blog, nel settembre del 2012, Grillo ha affermato che un portale per la partecipazione via web era già in fase di realizzazione.[134] L'entrata in funzione era prevista per la fine dell'anno 2012, ma al momento delle elezioni politiche del febbraio del 2013 esso non risultava ancora realizzato.

Incontri nazionali

Il MoVimento 5 Stelle nella Repubblica di San Marino

Il 27 agosto 2012 nasce il MoVimento 5 Stelle San Marino ispirato e legato a quello italiano anche nella Repubblica di San Marino.[135] Esso però non partecipa alle elezioni politiche sammarinesi tenutesi a novembre dello stesso anno, per il mancato raggiungimento della percentuale minima obbligatoria di quote rosa.[136] Il portavoce fino al 31 gennaio 2013 è stato Paolo Macina, dal 1° febbraio è Fabrizio Francioni[137]. Il MoVimento 5 Stelle San Marino è contro la costruzione dell'inceneritore a Gualdicciolo[138] e contro i finanzimenti internazionali senza trasparenza a San Marino[139].

Risultati elettorali

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi la voce Risultati elettorali del MoVimento 5 Stelle per regione italiana.
MoVimento 5 Stelle logo.png
Voti%Seggi
Regionali 2010[140]396.4021,774
Regionali Molise 201110.6505,600
Regionali Sicilia 2012368.00618,1715
Regionali 2013[141]1.476.07216,6118
Politiche 2013Camera8.689.45825,55109
Senato7.285.85023,7954

Note

  1. ^ Il MoVimento 5 Stelle contesta tale definizione, suggerendo alla stampa di riferirsi a Grillo come "megafono del movimento". Si veda Matteo Cruccu. Il vademecum del perfetto giornalista (secondo il Movimento Cinque Stelle). Corriere della Sera, 29 ottobre 2012. URL consultato in data 9 dicembre 2012.
  2. ^ Steve Scherer. (EN) Italy's populist movement holds online vote to pick candidates. Reuters, 6 dicembre 2012. URL consultato in data 6 marzo 2013.
  3. ^ (PDF) Regolamento del Movimento 5 Stelle
  4. ^ http://www.corriere.it/politica/12_settembre_22/grillo-parma-manifestazione-inceneritore_4f83d15c-04b2-11e2-ab71-c3ed46be5e0b.shtml
  5. ^ Andrea Mollica. Beppe Grillo: “L'Italia deve uscire dall'euro”. Giornalettisimo, 10 maggio 2012. URL consultato in data 27 maggio 2012.
  6. ^ (PDF) Programma del Movimento 5 Stelle, pp. 4, 5, 6 e 14.
  7. ^ (EN) ITALY in Parties and Elections in Europe. URL consultato in data 5 ottobre 2010.
  8. ^ Il Movimento per la Decrescita Felice prende le distanze dal Movimento 5 Stelle. magazineuropa.com, 16 novembre 2012. URL consultato in data 7 dicembre 2012.
  9. ^ Massimo Di Renzo. Ma la decrescita può davvero essere felice?. Movimento 5 Stelle Pescara, 9 novembre 2012. URL consultato in data 7 dicembre 2012.
  10. ^ Dafni Ruscetta. Nel senso della decrescita. Movimento 5 Stelle Cagliari, 18 ottobre 2012. URL consultato in data 7 dicembre 2012.
  11. ^ A Salerno una sede del Movimento Decrescita Felice. beppegrillo.it, 17 ottobre 2012. URL consultato in data 7 dicembre 2012.
  12. ^ http://www.beppegrillo.it/2010/01/il_bianco_e_la.html
  13. ^ beppegrillo.it - Chi siamo
  14. ^ a b Liste Civiche, si parte
  15. ^ Statuto del Movimento sul sito del Ministero dell'Interno, pagina 9.
  16. ^ Non statuto del Movimento 5 Stelle. URL consultato in data 12 dicembre 2012., articolo 2
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Voci correlate